Premessa
La società odierna, con la complessità che la caratterizza, la crisi dei modelli culturali tradizionali, la
comparsa di nuovi e incerti modelli educativi, è segnata da un minor senso di appartenenza alle
istituzioni tradizionali e da un crescente individualismo.
Questo porta con sé una generale difficoltà a costruire relazioni emotivamente significative e genera
diffuse forme di disagio, che nella fase evolutiva preadolescenziale e adolescenziale, si traducono
sempre più di frequente in comportamenti a rischio.
La sfera emozionale affettiva riveste una notevole importanza nello sviluppo dell'individuo, soprattutto
nelle fasi della preadolescenza e dell’adolescenza, nelle quali i ragazzi cominciano a definire le proprie
scelte personali e sociali. Il ruolo che l'educazione socio-affettiva può svolgere in questo quadro è quello
di facilitare ad acquisire conoscenza e consapevolezza delle emozioni proprie e altrui, insieme alla
valorizzazione delle proprie risorse per gestire la comunicazione interpersonale e costruire autentici
rapporti con i pari e con gli adulti; questo al fine di consentire un pieno sviluppo delle capacità di
apprendimento non solo cognitivo (risoluzione di problemi, compiere scelte adeguate, essere
protagonista del proprio percorso di vita), ma anche emotivo: quello che consente all'individuo di
realizzarsi pienamente come adulto.
Un’educazione all’affettività che promuova la stima di sé, la consapevolezza dei propri vissuti interiori,
l’autonomia di vedute e anche la possibilità di comunicare il proprio malessere rappresenta un’occasione
di prevenzione ad ampio raggio, che si configura come risposta efficace sia rispetto a situazioni di
disagio che a nuovi comportamenti a rischio.
La valorizzazione della dimensione affettivo-sessuale va trasmessa attraverso il sostegno di competenze
che hanno a che fare con il rispetto di sé e dell’altro, la responsabilità delle proprie azioni, la capacità di
prendere decisioni in modo autonomo e critico.
Si ritiene perciò importante che un buon intervento di educazione alla sessualità utilizzi un approccio di
tipo socio-affettivo e metodologie che siano in grado di facilitare la creazione di uno spazio di dialogo e
confronto all'interno del gruppo classe; si vuole fornire in tal senso a preadolescenti e adolescenti la
possibilità di confrontarsi e riflettere in un clima di fiducia e di ascolto reciproco su questi temi.
Progettare prevenzione a scuola significa tenere in considerazione il contesto speciale in cui si va ad
operare.
È importante ricordare, a tale proposito, che per i ragazzi d’oggi la scuola è come un palcoscenico
dell’espressione di sé e che il gruppo classe è una grande risorsa; a fianco del gruppo di lavoro c’è una
classe “affettiva” che vive e si muove secondo criteri propri e spesso insondati, nel gruppo classe
(gruppo istituzionale) confluiscono o nascono gruppi spontanei che in varie forme possono prendere parola per dare vita ad un dibattito di solito molto vivo ed interessante. La classe “nascosta”, quella degli affetti, normalmente invisibile, trova qui l’occasione per apparire, per far sentire la sua voce animando la classe “manifesta” o prendendone il posto.
L’incontro a scuola con i ragazzi si configura come momento in cui essere ascoltati e aiutati da un
adulto competente a poter “pensare” le proprie esperienze emotive ed evolutive, migliorandone la
comprensione e la possibilità di rappresentarle mentalmente.
Il percorso proposto dal Consultorio, oltre a facilitare lo sviluppo psico-relazionale di pre-adolescenti e
adolescenti, ha lo scopo di informare i giovani sulle opportunità offerte dalle strutture consultoriali
presenti sul territorio in grado di rispondere ai loro bisogni anche in modo personalizzato; vuole essere
una risposta ai segnali di disagio che giungono a Servizi al momento del raggiungimento di una fase già
acuta, avanzata, di malessere conclamato e vuole fornire sostegno e ascolto a genitori, insegnanti ed
educatori nel loro complesso lavoro educativo.
PERCORSO RIVOLTO AI RAGAZZI E ALLE RAGAZZE
Finalità
La finalità generale del progetto è promuovere un’educazione all'affettività intesa come capacità di:
crescere nella capacità di leggersi dentro per conoscere sé stessi;
saper parlare di sentimenti ed emozioni senza paura, imbarazzo e vergogna;
coltivare relazioni che facciano star bene, basate sul rispetto di sé e dell’altro;
maturare la capacità di fare scelte autonome;
promuovere una sana stima di sé e dell’altro;
sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della sessualità.
Obiettivi
riconoscere e comprendere i cambiamenti in corso a livello corporeo, psicologico e relazionale;
promuovere la riflessione e il confronto sui principali ambiti relazionali della persona;
creare un clima di gruppo che faciliti il confronto e la discussione;
favorire la comunicazione e l’interazione personale sia con i coetanei che con gli adulti;
favorire il contatto con il mondo delle emozioni proprie e altrui, favorendo una maggiore
consapevolezza e competenza nella loro gestione e comunicazione;
promuovere la cultura della prevenzione attraverso un fare e pensare insieme, all’interno di una
relazione che valorizzi le potenzialità di ciascuno;
promuovere l’elaborazione individuale e collettiva dei significati affettivi delle esperienze che si
vivono;
familiarizzare con i temi e il linguaggio della sessualità, attraverso un confronto su aspettative,
paure, dubbi.
Metodologia
L’introduzione al mondo delle emozioni e della sessualità è intenzionalmente graduale, dato il contesto
scolastico , la dimensione del gruppo e la diversa maturità e competenza affettiva dei singoli.
L’intervento in classe impiega un metodo che non si basa su spiegazioni teoriche ma su dinamiche che
consentono ai ragazzi di mettersi in gioco: si cresce attraverso le esperienze che facciamo, ma
soprattutto in base al modo in cui le elaboriamo.
Il lavoro si svolge in sospensione di giudizio, nel rispetto del tempo dell’individuo, nell’attesa di risposte
senza ansie e censure. Il confronto prende il via da quello che porta spontaneamente il singolo ragazzo.
Vengono promossi il pensiero divergente e la creatività con la proposta di attività strutturate in modo
non rigido e che rinforzino le relazioni all’interno della classe.
Si impiegano metodologie diversificate (individuali, in piccolo e grande gruppo) che attivano vari canali
espressivi (il racconto, il disegno, il role-play, il brainstorming…), in modo che il ragazzo possa
utilizzare le modalità preferite e sperimentarne di nuove.
Viene sempre garantita la libertà di scegliere quanto e come mettersi in gioco.
L’incontro preliminare previsto con gli insegnanti consente un' importante analisi della domanda e la
raccolta di informazioni sul contesto classe, utili a realizzare un percorso rispondente ai bisogni
TEMATICHE E CONTENUTI
Per le classi prime
“IL BENESSERE IN CLASSE”
riconoscere i diversi ruoli che ciascuno assume all'interno del gruppo;
individuare le dinamiche relazionali che si creano all'interno del gruppo classe;
cogliere i segnali di benessere e quelli di malessere;
riconoscere la ricaduta che il comportamento di ognuno ha sul clima affettivo di gruppo;
riconoscere il valore della sessualita’ come linguaggio e dono.
“IL GRUPPO DEI PARI”
osservare come il gruppo sia risorsa e sostegno per la crescita individuale e la costruzione
dell’identità: risponde al bisogno di avventura, gara, sfida; offre modelli e immagini di
riferimento; è luogo di incontro e sperimentazione di nuovi valori e ruoli sociali;
prendere coscienza dei possibili rischi del gruppo: pressione, conflitti, processi di
omologazione.
“LE PAURE”
identificare e dare un nome alle paure;
confrontarsi e condividere le proprie paure per superare la convinzione di essere i soli a
provarle;
riconoscere le diverse componenti e la funzione positiva della paura.
Per le classi seconde
“IL CAMBIAMENTO ”
prendere consapevolezza dei cambiamenti in corso dal punto di vista fisico, psichico e sociale;
promuovere l’accettazione dei nuovi aspetti di sé;
educare al rispetto del proprio personale ritmo di crescita e di quello dei compagni;
riflettere su sentimenti ed emozioni legati ai cambiamenti in atto;
la sessualità come comunicazione e l’origine della vita umana.
“LA RELAZIONE CON I COETANEI”
comprendere come l’amicizia a questa età sia importante per sperimentare se stessi;
assumere consapevolezza dei bisogni propri e altrui;
promuovere la formazione dell’identità sociale e affettiva;
riconoscere i comportamenti adeguati per sviluppare amicizie;
imparare la condivisione e allo stesso tempo salvaguardare la propria autonomia di giudizio;
scoprire le proprie modalità espressive nella relazione con gli altri, in quanto componenti
rilevanti nella costruzione della propria identità;
rispettare nei comportamenti affettivi la dignità di sé e dell’altro.
“ LA RELAZIONE CON I GENITORI”
comprendere come i ruoli di genitori e figli si ridefiniscano in questa fase di vita;
promuovere la consapevolezza della necessità di adattamento reciproco;
riflettere sull'ambivalenza tra la maggiore autonomia richiesta (bisogni nuovi, maggior desiderio
di libertà, area del segreto) e il bisogno di avere ancora il sostegno e la guida autorevole da parte
dei genitori;
comprendere il senso delle regole e interiorizzarle.
Per le classi terze
“FEMMINILITA’ e MASCOLINITA’”
sottolineare gli elementi più caratterizzanti della mascolinità e della femminilità;
rilevare le caratteristiche distintive e quelle comuni dell’essere maschio e dell’essere femmina;
confrontare le rappresentazioni reciproche, favorendo la presa di coscienza del punto di vista
dell’altro;
riconoscere gli stereotipi culturali ed i pregiudizi che condizionano le opinioni relative a questo
tema e influiscono sui rapporti tra maschi e femmine;
riconoscere l’opportunità che ciascuno elabori un proprio modo di essere ed esprimersi;
la sessualità come linguaggio;
l’origine della vita umana.
“INNAMORAMENTO E AMORE”
riflettere sull’innamoramento in questa fase della vita sul bisogno di entrare in intimità con
l’altro;
confrontarsi con i coetanei sulle diverse modalità di vivere l’innamoramento e condividere i
vissuti delle prime “cotte”;
esplorare desideri e timori nel rapporto con l’altro sesso;
fornire una cornice in cui la sessualità venga concepita come modalità di espressione
dell’affettività e di comunicazione nella relazione con l’altro;
AFFETTIVITA’ E SESSUALITA’
– promuovere la conoscenza dell’anatomia e fisiologia genitale maschile e femminile, per una
relazione positiva con la propria corporeità e di benessere nell'incontro con l'altro sesso;
– cogliere i diversi aspetti del rapporto sessuale: relazionali e comunicativi, biologici e procreativi,
emotivo-affettivi, socio-culturali (stereotipi, pregiudizi), ludici e piacevoli;
– individuare gli aspetti di relazione, piacere e procreazione della sessualità;
– raccogliere e chiarire domande, dubbi, false credenze che verranno trattati dalla ginecologa e/o
dall’ostetrica.
Modalità di realizzazione
Il percorso è articolato in tre incontri della durata di due ore ciascuno per ogni anno scolastico; gli
operatori incontrano le classi durante l’orario scolastico.
Il progetto prevede un incontro iniziale di presentazione del progetto agli insegnanti, per individuare i
bisogni della classe e un incontro di verifica finale.
Anche per i genitori delle classi coinvolte è previsto un incontro a inizio del percorso e un incontro a
conclusione dei lavori nelle classi, per potersi confrontare sullo svolgimento del percorso e sulle
tematiche trattate.
Gli operatori del Consultorio sono a disposizione per incontri anche individuali con i genitori e i
docenti e per fornire consulenze o qualunque chiarimento sul progetto.
Operatori
L’equipe è composta da psicologi, ginecologi e ostetrici, un supervisore, un operatore della
Scuola di Biofertilità del Consultorio
Valutazione del progetto
Il progetto viene valutato in itinere attraverso programmati incontri di équipe; sono possibili momenti
di raccordo e verifica qualitativa anche con gli insegnanti al termine degli incontri nelle classi.
A conclusione di ogni singolo incontro viene stesa dall'operatore una breve scheda di osservazione
dell’incontro, che raccoglie osservazioni riguardo al clima di classe, alla partecipazione, alle modalità di
comunicazione e alle dinamiche relazionali rilevate.
Al termine dell'intero percorso è prevista la somministrazione agli alunni di un questionario di
gradimento.
Come già anticipato il progetto prevede un percorso rivolto ai docenti e uno rivolto ai genitori
PERCORSO RIVOLTO AI DOCENTI
E’ fondamentale fornire contributi alle capacità della scuola di leggere e interpretare le situazioni
problematiche, di pensare a interventi che abbiano il carattere di progettazione educativa. Così è
possibile lavorare sui processi di cambiamento e creare condizioni concrete di funzionalità ed efficacia
necessarie per raggiungere gli obiettivi.
E' la dimensione formativa che consente di aumentare le competenze psicopedagogiche dei singoli
adulti e della scuola, rendendo più acute e introspettive le capacità dì osservazione, ascolto,
comunicazione e relazione
Realizzazione
Con i docenti viene svolto un incontro iniziale di presentazione del progetto, che rappresenta un
momento di condivisione degli obiettivi di lavoro e di riflessione su alcuni contenuti teorici.
Nell’incontro di restituzione finale ci si confronta sull'andamento del lavoro svolto nelle singole classi,
sui contenuti emersi e le dinamiche relazionali osservate.
C’è la possibilità di attivare ulteriori incontri di natura formativa, su richiesta degli insegnanti
PERCORSO RIVOLTO AI GENITORI
Così come la discussione nel gruppo classe può aiutare i ragazzi a rielaborare il significato delle loro
azioni, così anche per i genitori riunirsi in gruppo e potersi confrontare sul proprio ruolo può
rappresentare una risorsa.
La discussione consente di confrontare ed integrare nuove competenze grazie al contributo del gruppo
oltre che del conduttore, e aiuta il genitore a uscire dall'isolamento.
Ogni famiglia organizza le proprie strategie pedagogiche intorno a valori di riferimento non del tutto
consapevoli; i conduttori stimolano i genitori, attraverso il confronto, a riflettere sul senso dei
comportamenti dei figli e su quello delle loro risposte educative; non si vogliono fornire risposte ma
occasioni di riflessione sul significato delle richieste del figlio, per meglio comprendere le sue
motivazioni implicite
Realizzazione
E’ previsto un incontro iniziale di presentazione per i genitori delle classi che aderiscono al progetto, al
fine di illustrare ciò che verrà proposto ai loro figli.
A fine percorso è previsto un incontro di restituzione, per confrontarsi sullo svolgimento dello stesso
Questi incontri possono essere l'inizio di un percorso più approfondito di sostegno alla genitorialità che
si svolgerà nella sede del Consultorio.
Gli operatori sono a disposizione per incontri anche individuali con genitori e docenti, per fornire
ulteriori informazioni in merito al progetto e per consulenze presso la sede del Consultorio.