Nasce il consultorio cattolico
[Titolo e richiamo in prima pagina]
La Provincia pavese, 6 agosto 2005 — pagina 14 sezione: Cronaca
PAVIA. «Ci rivolgiamo a tutti quelli che si fidano di noi. Ma contiamo, strada facendo, con il nostro stile e il nostro modo di operare, di conquistare una fiducia più ampia». Nasce in città un nuovo consultorio familiare. Cattolico ma non alternativo alle strutture laiche. E il presidente Gianni Mussini lancia una sfida: «Rendere interessante il nostro consultorio anche agli occhi dei non credenti». «Naturalmente – precisa subito – in un rapporto dialogico, non competitivo, con le realtà già esistenti sul territorio». La sede è pronta: un edificio messo a disposizione dalla Diocesi in via Bernardino da Feltre 13/a e rimesso a nuovo dalla onlus pavese che gestisce il consultorio. Sarà operativo da settembre.
«Noi ci mettiamo a disposizione di chi ha bisogno – chiarisce anche Sandro Assanelli, consigliere – Siamo convinti che ci sia bisogno di dare risposte a bisogni crescenti. In questi ultimi anni è emerso, o si è seriamente aggravato, un diffuso disagio che riguarda la coppia, la famiglia, l’educazione e il mondo giovanile. Un disagio che merita da parte della comunità cristiana ascolto e rispetto ma soprattutto risposte di condivisione e competenza: diciamo pure di carità nel senso più ampio e intelligente del termine».
E per assolvere a questo compito il consultorio si avvarrà di professionisti con lunghi anni di esperienza sul campo e, quando necessario, attiverà collaborazioni e sinergie con i consultori dell’Asl e con la rete di enti e realtà che sul territorio già operano nel settore. Tra i progetti anche quello di creare associazioni di famiglie, spesso troppo sole o isolate. Occasioni di incontro e di condivisione. Ma anche corsi di educazione nelle scuole, interventi sul mondo dei giovani. «E’ lì che si annida gran parte del disagio – spiega Mussini che, da docente di liceo, conosce a fondo la realtà adolescenziale -. Assenza di motivazione scolastica, carenza di autostima e problemi anche gravi come l’anoressia. Nelle scuole c’è l’abitudine di considerare gli studenti come utenti e non come individui unici e irripetibili». Su questa considerazione, spiegano, si fa la differenza. E cambia quindi anche l’approccio ai problemi. «Che, intendiamoci – spiega Assanelli – affrontiamo nel pieno rispetto della laicità: le cose sono cose, hanno una loro oggettività che va rispettata». Semmai, chiariscono, cambia il punto di vista, il modo di valutarle e risolverle.
Il Consultorio familiare nasce dall’esperienza degli oratori, delle parrocchie della Diocesi e di alcune realtà del volontariato particolarmente sensibili al tema della famiglia e della difesa della vita: Agape della Caritas, Casa del Giovane, Casa di accoglienza di Belgioioso, Centro pavese di accoglienza alla vita. «Da questo punto di vista i soci fondatori sono una garanzia – dice Mussini – Da decenni sono abituati a confrontarsi con problemi da affrontare e possibilmente risolvere, con persone da accogliere sempre e comunque. E anche, perché no, con battaglie ideali da combattere nel rispetto pieno e incondizionato dell’interlocutore. Per i parroci, poi, è pane quotidiano proporre ai fedeli la via difficile ma fascinosa del Vangelo, coniugandola con la fatica del vivere e rendendola perciò più umana e vicina». La onlus si è costituita ufficialmente il 21 luglio, davanti al notaio Vittorio Rossi. E il consultorio, voluto dal vescovo Giovanni Giudici e incoraggiato dal vicario Adriano Migliavacca, è presieduto da Gianni Mussini e diretto da Mario Nizzola.