Le origini
Il Consultorio Familiare di Pavia nasce da una lunga tradizione di impegno cattolico nel campo della famiglia e della vita. Un primo consultorio diocesano, sorto nel … per iniziativa di Mons. Zanacchi, Ginetta Colombo e Arturo Mapelli, seppur privato, ha avuto un forte impatto sociale. Da questa esperienza sono nate anche iniziative importanti come il Movimento per la Vita, il Centro Pavese di Accoglienza alla Vita (CAV) e la Casa di Accoglienza di Belgioioso.
La nascita del nuovo Consultorio
Per rispondere alle crescenti esigenze legate alla vita, alla famiglia e all’educazione affettiva, nel luglio 2005 fu formalizzato l’atto costitutivo di un nuovo Consultorio Familiare. Il progetto, basato su volontariato e competenze professionali, fu promosso da diverse realtà locali — tra cui il CAV, il Movimento per la Vita, la Caritas, la Casa del Giovane, Azione cattolica, Comunione e liberazione e la Casa dell’Accoglienza di Belgioioso — con il sostegno della Diocesi e del Vescovo Mons. Giovanni Giudici. Un ruolo determinante in questa fase fu svolto dal servo di Dio Giancarlo Bertolotti, le cui sollecitazioni ardenti furono decisive per l’avvio del progetto.
Nel corso degli anni, il Consultorio è stato via via presieduto da Gianni Mussini, Nando Belli, Donato Scova e, dal 2022, Pier Sandro Assanelli. La direzione è stata affidata a Mario Nizzola, poi a Piero Costa, Giovanni Belloni e, da ultimo, Mauro Ceroni.
Fondamenti e visione
Il Consultorio si fonda su un’antropologia personalistica ispirata al Vangelo e ai documenti del Concilio Vaticano II, nella consapevolezza che – nel pieno rispetto della laicità dei problemi – i cattolici hanno qualcosa di nuovo da dire sui temi della famiglia, della coppia e della sessualità, dell’educazione. Promuove una visione integrale della persona, offrendo supporto psicologico, legale ed educativo, con particolare attenzione alla formazione dei giovani sui temi dell’amore, della vita e della responsabilità.